Palma di Montechiaro

Palma di Montechiaro AG

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Palma di Montechiaro sorge su una collina sulla fascia litoranea, poco distante dal capoluogo Agrigento.

Il ritrovamento di reperti archeologici risalenti al II millennio a.c. e la presenza di numerose tombe sicane, dimostrano che in questo territorio, fin da tempi remoti, vi furono insediamenti di gruppi dediti all’agricoltura e alla pastorizia.

Il primo atto della storia di Palma (solo nel 1865 la città si chiamerà Palma di Montechiaro) è la costruzione del Castello Chiaramontano ( 1353). L’atto di costituzione della città di Palma porta la data del 25 aprile 1637 e il nome di Carlo Caro Tomasi come fondatore.

Il 3 maggio 1637 fu posta la prima pietra.

I primi abitanti di Palma vennero da Ragusa, città natale dei Tomasi, e da Agrigento, Licata, Naro, Caltanissetta.

La città, che dopo pochi anni dalla fondazione ebbe un notevole aumento demografico tanto che nel 1652 furono censite 2.470 abitanti e 473 abitazioni, fu costruita seguendo un’ideale pianta a maglia ortogonale.

 

Cose da vedere:

Il Castello Chiaramontano, che si staglia lungo la costa a metà strada tra Punta Bianca e la foce del fiume Palma, fu costruito da Federico Prefoglio e di lì a poco passò ai Chiaramonte, da cui prese il nome. E l’unico palazzo tra quelli chiaramontani in Sicilia a sorgere su un costone roccioso a picco sul mare;

il Monastero delle Benedettine, prima Palazzo Ducale e dimora dei Tomasi, trasformato nel 1659 per accogliere le figlie e la moglie del Duca Santo. Attigua al Monastero vi è la chiesetta di Maria Santissima del Rosario. Entrambi esempio pregevole del barocco siciliano;

la Chiesa Madre, altro esempio del barocco siciliano, con annessi l’Oratorio del Santissimo Sacramento e l’Oratorio del Santissimo Rosario, che sorge maestosa in cima ad una lunga e larga scalinata;

l’ex convento dei Padri Scolopi, oggi sede del Comune, con annessa la chiesa della Sacra Famiglia;

la Chiesa di Sant’Angelo, detta della Batiella;

la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa del Collegio di Maria;

il Palazzo Ducale, costruito tra il 1653 e il 1659, dopo che il primo venne inglobato dal Monastero delle Benedettine;

la collinetta denominata il Calvario, all’ingresso del paese, dopo il parco archeologico della Zubbia, dove il Duca Giulio fece erigere la Chiesa di Santa Maria della Luce, realizzare una via crucis che rappresentava il percorso di Gesù dal palazzo di Pilato al Golgota e ottenenere per quei pellegrini che la percorrevano, l’indulgenza plenaria al pari di quelli in Terra Santa;

la Torre San Carlo appena oltre la foce del fiume Palma, risalente al 1639 a opera di Carlo Tomasi, primo duca di Palma, ed ebbe scopi difensivi stante le continue incursioni dei pirati saraceni sul litorale palmese. S'innalza con un corpo quadrangolare su un basamento a forma di piramide tronca. Vi sono tracce che indicano la presenza di un ponte levatoio e mensoloni sui quali si dovevano poggiare i piombatoi.

 

Il litorale:

Riserva splendide sorprese. Spesso non facilmente raggiungibili, sono però piccoli paradisi, maggiormente apprezzabili in bassa stagione: Baia delle Sirene, Cala Vincenzina, Rocca Tenna, Castellazzo, Caletta Malerba, Torre San Carlo.